Il campo è relativamente corto: poco meno di 6.000 metri con un par di 71 colpi non rappresenterebbero un problema se non vi fossero le insidie che la natura ha posto sul terreno e che i progettisti hanno accortamente sfruttato. Per capire il nome bisogna giocarci: boschetti ovunque, alberi secolari, fairway disegnati all’interno di una natura fittissima e rigogliosa. Importantissimo, quindi, essere precisi e non abbandonare mai le piste, facendo sempre attenzione ma ragionando molto bene sui tee di partenza della 2 e della 15. Problemi di gioco a parte, Le Fronde è per molti altri versi un campo decisamente attraente. È stato realizzato in bella posizione panoramica sulle prime colline che movimentano la piana torinese quando si approssima alla catena alpina. E lo spettacolo è imponente. Si domina l’ingresso della Val di Susa, delineata sulla destra dall’aspro profilo del Rocciamelone e a sinistra dalla severa linea della Sacra di San Michele, la chiesa-fortezza eretta a guardia della valle.